VERONA – Lo spumante veronese per eccellenza, il Lessini Durello, vola verso il record di produzione. Il Consorzio prevede di raggiungere quota 1,5 milioni di bottiglie con la vendemmia 2019 (70% Martinotti e 30% Metodo classico, percentuale che tiene conto del vino affinamento in catasta). Ma non è ancora il momento di brindare.
“Ci attende un autunno intenso di attività che, dopo la vendemmia, ci vedranno impegnati su vari fronti. Unico rammarico – spiega Paolo Fiorini, presidente del Consorzio – è l’allungarsi dei tempi per la modifica del disciplinare di produzione a causa della situazione politica attuale”.
Sappiamo che il Ministero sta lavorando alacremente per permetterci di portare a termine questo importante iter che aprirà nuove prospettive per la nostra denominazione”, conclude il numero uno dell’ente veronese.
Recente (e molto dibattuta) la decisione di dare un nuovo nome agli spumanti Metodo Classico: “Monti Lessini”. “Lessini Durello Spumante” sarà invece il più comune Martinotti (Charmat), che comunque conserva tratti di grande distinguibilità rispetto a pari “metodo” veneti – come il Prosecco Doc e Docg – e italiani.
VENDEMMIA 2019 “TRA LE MIGLIORI DI SEMPRE”
“I tecnici del ministero – riferisce il Consorzio di Tutela – ci stanno dando una grande mano ad arrivare al termine dell’iter. Confidiamo di poterlo dire concluso entro la vendemmia 2020“. Buone anche le indicazioni che arrivano dalla base, i viticoltori.
“In questi mesi di presidenza – evidenzia Fiorini, in carica da marzo 2019 – ho potuto constatare l’ottimo stato di salute della Denominazione, con produttori capaci e caparbi che stanno promuovendo il Lessini Durello in Italia e nel mondo. I dati di produzione non fanno che confermare le mie parole”.
Quest’anno le uve Durella si presentano in ottimo stato. La forte escursione termica e la mancanza di grandine ha portato le uve a una maturazione equilibrata. La marcata freschezza che caratterizza questo vitigno è quindi a livelli che fanno sorridere i 34 soci della denominazione, prospettando “una delle migliori vendemmie di sempre“.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia.